Vivi l’itinerario della Belle Époque Rhodense attraverso l’architettura industriale

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foto dell'intera fabbrica del salumificio giuseppe citterio a rho

Hai mai pensato di esplorare una città attraverso l’archeologia industriale? A Rho puoi percorrere l’itinerario della Belle Époque Rhodense, un viaggio nel passato, per ammirare ciò che resta delle grandi industrie e fabbriche che hanno segnato la rivoluzione industriale lombarda.
Camminando tra edifici e strutture oggi, si scopre la storia di un’epoca di intensa attività produttiva di uno dei fulcri industriali più importanti della regione.

Scopri quali edifici puoi vedere e ammirare durante l’itinerario per un tuffo nella storia di Rho!

I pilastri dell’archeologia industriale di Rho

La prima tappa dell’itinerario della Belle Époque a Rho assolutamente da non perdere è il Cotonificio Muggiani, un esempio importante di archeologia industriale a Rho. La fabbrica fu costruita tra il 1902 e il 1904 e iniziò a lavorare già nel 1905, favorita dalla vicinanza della ferrovia che rendeva facile il trasporto delle materie prime.
Nel 1904 i progetti del Cotonificio vinsero il Gran Premio dell’Esposizione mondiale di St. Louis nel 1904.
Nel 1909, il cotonificio fu acquistato dall’Unione Manifatture di Parabiago, che lo gestì per molti anni. Poco distante si trovava il villaggio operaio, oggi noto come quartiere Muggiani, dove vivevano i lavoratori della fabbrica. Negli anni ‘60, però, iniziò il declino a causa della crisi dell’industria tessile tanto che nel 1963 lo stabilimento chiuse. Oggi, ristrutturato, ha conservato le sue caratteristiche architettoniche, mantenendo viva la memoria dell’epoca industriale di Rho, e ospita un hotel di prestigio.

Seconda tappa imperdibile è il Salumificio Giuseppe Citterio, di cui abbiamo parlato anche in altri articoli: questo meraviglioso edificio ti lascerà senza fiato perché interamente ricoperto da una vita del Canada che lo rende davvero unico nel suo genere. Il salumificio nacque nel 1878, dando avvio a una storia di successo a Rho, che attraversa cinque generazioni. La storia iniziò con Giuseppe Citterio, giovane salumiere che, dopo aver fatto esperienza a Milano, aprì la sua salumeria a Rho. La crescita dell’azienda continuò fino alla Seconda guerra mondiale, quando la produzione venne interrotta a causa dell’occupazione militare dello stabilimento di Rho. Terminata la guerra, Citterio riprese l’attività e rapidamente si affermò come protagonista nel settore della salumeria, diventando una delle aziende alimentari più antiche d’Italia, cresciuta fino a diventare oggi un’istituzione riconosciuta a livello internazionale nella produzione di salumi italiani.

Terza tappa di questo itinerario è l’ex stabilimento «Chimica A. e E. Bianchi», fondato nel 1907 vicino alla stazione ferroviaria di Rho, fu un importante centro industriale, attivo fino agli anni ’70 sotto la gestione di Montedison. Oggi gran parte dell’impianto è stata demolita per fare spazio a piccole imprese, ma sono stati preservati due edifici di rilievo: un palazzo in stile neomedievale, che oggi ospita gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, e un altro edificio che è stato trasformato nel locale di musica dal vivo “Rock’n’Roll”.

La prossima tappa, che ti consigliamo, è Ditta Fachini: fondata nel 1907 in un bellissimo edificio storico in stile Art Deco, fu un’azienda italiana leader nella produzione di costruzioni meccaniche. Con oltre un secolo di esperienza, Fachini si distinse per l’innovazione e l’elevata qualità dei suoi prodotti. Oggi l’azienda è ancora attiva.

Penultima tappa in questo incredibile viaggio nella Belle Époque Rhodense è la Tintoria Bonecchi: fu una delle attività più significative di Rho nell’industria serica, settore che ha prosperato nell’alta pianura milanese fin dai primi del Novecento. Nata nel 1905, l’azienda si affermò rapidamente per l’innovazione e la qualità delle lavorazioni della seta, arrivando a un importante sviluppo nel 1932, quando si dotò di macchinari moderni e di una bellissima palazzina in stile Neo Medievale, ispirata all’architettura del Palazzo Podestarile.

Eccoci giunti all’ultima tappa di questo itinerario: il Tiro a Segno Nazionale. La sua sezione a Rho fu inaugurata nel 1884, quando la città ha circa 8.000 abitanti e molta campagna deve ancora essere urbanizzata. Col tempo, il numero di iscritti cresce fino a raggiungere 410 nel 1900, su una popolazione di circa 10.000 persone. Dopo un periodo di difficoltà durante le guerre, l’attività riprese nel 1955, grazie all’impegno di persone come il Cavalier Luigi Pescina. Negli anni Ottanta, la sezione raggiunse il suo massimo storico di adesioni, con 1.096 iscritti, ma negli anni successivi subì un calo. Oggi il Tiro a Segno è di nuovo in crescita e attira sempre più persone, tra cui molte donne e giovani.

Con questo itinerario puoi godere delle principali attrazioni di architettura industriale e scoprire l’eccellente e dinamica attività imprenditoriale di Rho in particolare nel periodo di inizio ‘900. Se ti incuriosisce visitare Rho e approfondire la sua storia, leggi anche “La storia di Rho e l’origine del nome”.