A Rho si trova uno dei più importanti luoghi di culto mariani della Lombardia! Il Santuario della Beata Vergine Addolorata. E sai una curiosità? Ha 10 bellissime campane che dilettano la città con la loro melodia.
Scopri di più su questo santuario mariano e le sue meravigliose campane, e se ti incuriosisce comprendere la sua storia più profondamente, vieni a visitarlo.
Ti aspetta un importante tassello di storia di Rho.
Se sei in viaggio qui, devi assolutamente inserirlo nella lista delle cose da vedere!
La storia del Santuario dell’Addolorata
Situato vicino al Sempione, l’antica strada di collegamento tra Milano e le Gallie, dove già si trovava una piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve. Il santuario ha una storia ricca e affascinante. Fu progettato nel 1583 da Pellegrino Tibaldi, il principale architetto di San Carlo Borromeo.
Perchè si decise di costruire qui un santuario? Il 24 aprile 1583, alcuni rhodensi videro la Vergine raffigurata in una cappella piangere lacrime di sangue. Questo evento miracoloso portò l’Arcivescovo Carlo Borromeo, dopo una approfondita valutazione, a commissionare la costruzione del santuario come segno tangibile del culto mariano.
La prima pietra fu posta dallo stesso Borromeo il 6 marzo 1584, pochi mesi prima della sua morte. Il Santuario fu consacrato nel 1755 dall’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli, che avvio il completamento della basilica sotto la direzione dell’architetto Carlo Giuseppe Merlo, che progettò la cupola, e di Giulio Galliori, che progettò il campanile. Leopoldo Pollack invece completò la facciata a fine ‘700/inizio ‘800.
Questo luogo di culto non solo rappresenta un importante sito religioso, ma è anche un simbolo storico e culturale della regione.
La torre campanaria e le sue dieci campane
I lavori di costruzione del santuario si conclusero ufficialmente nel 1888, anno in cui fu installato un imponente concerto di dieci campane sulla torre, che nel 1759 raggiunge i 75 m di altezza. Inizialmente si era previsto un concerto di otto campane, accordate secondo la scala diatonica di La maggiore, ma successivamente il numero delle campane fu portato a dieci.
La fusione delle campane avvenne il 29 ottobre 1887 in tre fasi: nella prima furono fuse le sei campane minori; successivamente si procedette con il “campanone” (La2) e la settima campana (Re3), mentre l’ultima colata riguardò l’ottava (Do#3) e la nona (Si2). Questo concerto fu donato interamente dal sacerdote oblato padre Francesco Belvisi, che scelse personalmente le iscrizioni da incidere su ciascuna campana.
In occasione il Pontificale presieduto dal cardinale Oscar Cantoni per la solennità di Cristo Re, nel 2022 il concerto ha offerto un’armonia di melodie celestiali, invitando tutti a riflettere sul profondo legame tra la musica, la cultura e la spiritualità.
Per rivivere l’emozione del concerto, ti invitiamo a guardare il video su YouTube per immergiti nei suoni e nelle atmosfere che solo un luogo sacro come questo può offrire.
Organizza una visita subito: ogni angolo e ogni dettaglio di questo luogo di culto merita di essere ammirato.
Vuoi vedere anche altre attrazioni della città di Rho? Ti stupirà con il suo fascino il Museo dell’Alfa Romeo, per conoscere tutti i dettagli leggi “La macchina del tempo, il Museo Alfa Romeo: le radici automobilistiche di Rho”.